GREAT NAMIBIA SOGNO NAMIBIANO ADEVENTURE IN GLAMPING

GREAT NAMIBIA SOGNO NAMIBIANO ADEVENTURE IN GLAMPING

€3820 A partire da (per persona)

Ci sono cose di un paese che sono indimenticabili…soprattutto se visitate da viaggiatori. Viaggio alla scoperta dei deserti namibiani, avventurosi safari, visita a popolazioni indigene. Una full immersion tra paesaggi immensi ed incontaminati

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Descrizione del viaggio

ITINERARIO

Kalahari Desert

Sossusvlei

Swakopmund

Damaraland

Etosha National Park

Windhoek

 

1° giorno

arrivo in NAMIBIA, MARIENTAL la porta del KALAHARI

Arrivo all’aeroporto internazionale Hosea Kutako di Windhoek e disbrigo delle formalità doganali e dopo l’incontro con il personale addetto, partenza per Mariental, chiamata anche la porta del Kalahari. All’arrivo sistemazione al lodge in tempo per il pranzo. Nel pomeriggio escursione alla scoperta della fauna e della flora del territorio sottostante concludendo con un suggestivo aperitivo nel bel mezzo del Kalahari. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento

 

Struttura: Kalahari Anib Lodge

Tipologia: lodge

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Il deserto del Kalahari con un’estensione 750.000 km2 si estende politicamente, la massima parte in Botswana; un lembo a sud nella Repubblica Sudafricana e il margine occidentale nella Namibia. E’ morfologicamente molto arido, assomigliando più ad una steppa che del deserto vero e proprio. Il nome Kalahari significa “la grande sete” rendendolo così molto inospitale ed è scarsamente abitato. Il nome rappresenta l’anglicizzazione del termine Kgalagari, usata per indicare gruppi bantu insediati nello Stato del Botswana, linguisticamente e culturalmente vicini ai Cwana, probabilmente vivano in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. L’organizzazione sociale si fonda sulla presenza di clan e lignaggi patrilineari, essendo soprattutto pastori di bovini e di capre e cacciatori. Oltre a vari metalli si trova una delle più grandi miniere di diamanti del mondo, posizionata a Orapa nel Makgadikgadi. La parte namibiana è composta da sabbie rosse ricoperte di erba sottile, sgargiante, per lo più dorata e punteggiata di alberi di acacia e fauna selvatica, tra cui antilopi, orici, sciacalli, iene, leoni, suricati e ghepardi assieme a varie specie di rettili e uccelli.

 

 

2° giorno

Il PARCO NAZIONALE di NAMIB-NAUKLUFT

Direzione Ovest verso l’antico Deserto del Namib Naukluft attraversando le maestose Namib Naukluft Mountains prima di raggiungere il deserto del Namib con la sua combinazione di spettacolari paesaggi desertici e imponenti montagne. Arrivo al campo in tempo per il pranzo e ripartenza per un Sundowner Drive nel tardo pomeriggio per un suggestivo aperitivo godendo la vista di un paesaggio mozzafiato. Nel, tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento

 

Struttura: Desert Hills Glamping Camp

Tipologia: glamping

Formula: FB

 

 

3° giorno

SOSSUSVLEI, la depressione della DEAD VLEI e il SESRIEM CANYON

Sveglia all’alba, colazione e partenza con un’esperta guida alla scoperta del Namib Desert con la visita della Dune 45, del Big Daddy (i più sportivi la possono scalare) e della famosa Dead Vlei, proseguendo con la visita del Sesriem Canyon. Scavato nella roccia sedimentaria circa 15 milioni di anni fa dal fiume Tsauchab, il quale è asciutto per gran parte dell’anno. Il Sesriem canyon è lungo circa un chilometro e profondo fino a 30 m. In afrikaans, “Sesriem” significa “sei cinghie”, e deriva dal fatto che i primi coloni dovevano usare un sistema di sei corregge per estrarre l’acqua dal fondo della gola. In alcuni tratti il canyon è stretto fino a un minimo di 2 m il quale in questi punti si formano delle pozze d’acqua perenni, da cui gli animali possono bere. Tempo per il pranzo. Rientro al lodge per la cena e pernottamento.

 

Struttura: Desert Hills Glamping Camp

Tipologia: glamping

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Sossusvlei è un luogo dai contrasti cromatici capaci di rendere magico questa parte di mondo. Il nero degli alberi “camelthorn” ed il bianco del terreno argilloso, le montagne di dune rossastre fanno da cornice all’azzurro celestiale del cielo. L’area del “Dead Vlei”, è una depressione circondata da dune monumentali. Il termine Dead Vlei significa letteralmente “palude morta” (dead) e “pantano” (Vlei Il nome “il luogo dove le acque terminano”, in lingua boscimana, si tratta di una palude di argilla bianca; un pezzo di Mondo, circondato dalle più alte dune di sabbia al mondo (alcune raggiungono addirittura i 300/400 metri d’altezza), disseminata di centinaia di alberi d’acacia morti, che un tempo fiorivano rigogliosi quando il fiume Tsauchab bagnava questo pezzo di terra. Circa 900 anni fa, il fiume a seguito dei movimenti delle dune, deviò il suo corso, lasciando la Dead Vlei completamente arida e provocando la morte di tutte le acacie.

In una stagione delle piogge particolarmente ricca, si riempie offrendo così una riserva d’acqua sia per un alto numero di animali sia per le piante, che normalmente sopravvivono grazie alla rugiada del mattino. All’ interno del Parco, troviamo: la Duna di Elim, alta più di 300 metri; e la Duna 45, la più nota e fotografata: distante 45 km dall’ ingresso, alta circa 150 metri.

 

 

4° giorno

la VALLE della LUNA, SOLITAIRE, la coloniale SWAKOPMUND

Direzione Nord per arrivare fino alla costa, fermandoci lungo il tragitto alla Valle della Luna, zona attraversata dal Tropico del Capricorno e per lo più pianeggiante. Un misterioso paesaggio è stato costruito attraverso anni di erosione di strati morbidi di terra che sono stati depositati in questa zona oltre 450 milioni di anni fa. Si incontrerà anche la famosa Welwitschia Mirabilis una pianta diffusa nell’Africa sud-occidentale, nelle zone desertiche del Kalahari e del Namib, tra l’Angola e la Namibia. Il nome “Welwitschia” deriva da Friedrich Welwitsch, il botanico austriaco che per primo ne documentò l’esistenza presso la comunità scientifica europea. L’aggettivo mirabilis si riferisce alla forma insolita della pianta. In lingua afrikaans viene chiamata tweeblaarkanniedood, che significa “due foglie non possono morire”. Arrivo in Swakopmund all’hotel prescelto per la cena i un ristorante esterno e il pernottamento.

 

Struttura: The Delight Swakopmund

Tipologia: guesthouse

Formula: FB

 

Myricae racconta…

La cittadina sorge sulla costa atlantica, in corrispondenza della foce a delta del fiume Swakop, da il nome in tedesco “foce dello Swakop”. Circondata dal deserto e dall’Oceano, la cittadina ha un tipico aspetto bavarese: case dai tetti appuntiti, insegne in lingua tedesca scritte spesso con caratteri gotici. Swakopmund è sovente avvolta da un fitto manto di nebbia fino a tarda mattinata quando un forte vento la spazza via. Nel 1884, al termine delle trattative del Conferenza di Berlino, gran parte del territorio dell’odierna Namibia fu assegnato alla Germania, e andò a formare l’Africa Tedesca del Sud-Ovest. Nel 1890 i tedeschi fondarono la città principale, Windhoek attuale capitale. Poiché l’unico insediamento portuale della colonia, Walvis Bay, era stato dichiarato enclave britannica dal Congresso, nel 1892 i tedeschi procedettero alla realizzazione di un proprio porto sull’Atlantico. La scelta del luogo cadde sulla foce del fiume Swakop per via della buona disponibilità di acqua dolce. Il tratto di costa nei dintorni della foce non offriva nessun tipo di riparo naturale alle navi attraccate; questo, però, vale per la gran parte della costa della Namibia. La data esatta della fondazione della città si fa risalire al 4 agosto 1892, giorno in cui l’equipaggio di una nave chiamata Hyäne (“iena” in tedesco) eresse due segnali su una grande duna, nei pressi dell’odierno faro. I primi abitanti dell’insediamento furono 120 soldati delle Schutztruppen e 40 coloni portati a Swakopmund da un’altra imbarcazione, la Marie Woermann.

 

 

5° giorno

WALVIS BAY, i grandi branchi di otarie, le maestose dune di SANDWICH HARBOUR

Sveglia di buon mattino e prima colazione al The Delight.  Successivamente partenza alla scoperta della cittadina di Walvis Bay, a circa 35 km da Swakopmund, nella baia omonima sull’Oceano Atlantico. Walvis Bay ha una collocazione ideale nella baia come punto d’approdo intermedio sulla via per il Capo di Buona Speranza, e la presenza del frangiflutti naturale, costituito da Pelican Point una lingua di terra la quale fece sì che qui sorgessero numerosi insediamenti europei e giustifica la tormentata storia della baia, da sempre al centro di contese internazionali.

Il nome della cittadina deriva dall’olandese Walvisbaai, “Baia delle balene”; l’acqua profonda della baia, ospita una ricca vita marina e molto plancton, ed era di conseguenza visitata assiduamente dalle balene, principale porto della Namibia, centro dell’industria ittica e meta turistica in rapido sviluppo. L’escursione primaria si svolge in una crociera alla scoperta della fauna marina sottostante e dei più grandi allevamenti di ostriche al mondo con le quali quest’ultime verranno offerte assieme a champagne e ad altri assaggi di pesce a bordo durante il ritorno sulla terra ferma. Successivamente trasferimento a Sandwich Harbour, dove si trovano le dune più frizzanti del Paese vissute con un 4×4 dove si partirà alla scoperta di questo leggendaria località. Nel tardo pomeriggio rientro a Swakopmund per la cena e il pernottamento.

 

Struttura: The Delight Swakopmund

Tipologia: guesthouse

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Distante circa 80 chilometri a Sud di Swakopmund, Sandwich Harbour fa parte del Parco Nazionale del Namib Naukflut, uno dei Parchi Naturalistici più grandi e variegati del mondo. Il nome deriva dal termine afrikaner “sandfische” che vuol dire “pesce”; secondo altre teorie viene da una baleniera inglese, “Sanwich” appunto, che rimase bloccata nel posto per mesi per via delle cattive condizioni del mare, prima di ripartire alla volta dell’oriente. Ancora un antico bottino dell’importante porto commerciale che Sandwich Harbour era fino alla fine dell’ottocento, oggi non rimane nessuna traccia. Una leggenda popolare vuole che nel settecento una nave inglese diretta verso l’India, con a bordo un carico d’oro, si sia incagliata nella baia e che il prezioso carico sia andato disperso tra le dune, dove si troverebbe ancora sepolto. Dell’importante porto commerciale che Sandwich Harbour era fino alla fine dell’ottocento, oggi non rimane nessuna traccia tanto che, guardando l’immensa e incontaminata distesa di sabbia che lo caratterizza, si fa fatica a credere che lo sia stato veramente. Non è comunque una leggenda, per quanto singolare, a rendere magico questo posto, quanto la sua stessa natura, la sua fisionomia e il suo paesaggio.

  

 

6° giorno

CAPE CROSS e le colonie di otarie, la regione desertica del DAMARALAND

Partenza in direzione Nord costeggiando la strada parallela alla costa, da molti chiamata la “Skeleton Coast” per l’alta presenza di relitti di navi naufragate, arrivando alla più grande colonia di otarie di Cape Cross e il sito dove Diego Cao sbarcò nel 1486. Proseguimento per il cuore della regione del Damaraland, una delle più belle da un punto di vista naturalistico. Lungo il percorso sosteremo a Twyfelfontein, una straordinaria combinazione di oltre 2000 pitture rupestri ed incisioni Patrimonio Mondiale del UNESCO lasciate dai boscimani, sparpagliate per tutto il Damaraland, proseguimento per la Montagna Bruciata, una collina con un flusso di lava di 80 mio di anni, solidificato ai piedi di una cresta vulcanica lunga 12 km. Dichiarata Monumento Nazionale della Namibia. A poca distanza si incontrano le cosiddette Canne d’Organo, una formazione rocciosa che comprende un gruppo di basalti colonnari, rassomiglianti fortemente a delle canne d’organo formatesi 150 mio di anni fa  a seguito dell’intrusione di lava liquida  in una formazione rocciosa di ardesia esposta nel tempo all’erosione. Nel tardo pomeriggio rientro al lodge per la cena e il pernottamento.

 

Struttura: Malansrus Tented Camp

Tipologia: campo tendato

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Cape Cross Seal Reserve Cape Cross è famoso soprattutto per la riserva popolata da migliaia di otarie del capo. Nel 1486 l’esploratore portoghese Diego Cao, primo europeo a mettere piede in Namibia, giunse a Cape Cross e piantò una croce alta 2 m e pesante 360 kg in onore di Giovanni II, re di Portogallo. La croce rimase al suo posto fino al 1893, quando fu rimossa e portata in Germania dalla nave Falke. Sul luogo si trova anche una composizione di blocchi in cemento di forma circolare, disposti in modo da riprodurre la Croce del Sud, costellazione che il navigatore portoghese seguì durante la sua spedizione. Sotto il pelo superficiale, le otarie hanno uno spesso strato di pelliccia che non si bagna e trattiene l’aria garantendo l’assoluto isolamento termico il che permette loro di mantenere costante la temperatura corporea a trentasette gradi e di trascorrere lunghi periodi immersi in acque fredde. Gli esemplari maschi pesano in media 200 kg e le femmine attorno ai settantacinque, nel periodo compreso tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre partoriscono un solo cucciolo. I principali predatori sono la iena bruna e lo sciacallo della gualdrappa. Solitamente i cuccioli rimangono con la madre fino a un anno d’età. Le otarie del capo mangiano ogni giorno una quantità di cibo pari all’8% del loro peso corporeo. Ogni anno viene eseguito un abbattimento controllato delle otarie.

 

 

7° giorno

la regione desertica del DAMARALAND

Giornata dedicata ad un’interessantissima attività (in veicoli 4×4 aperti) alla ricerca dei rari elefanti del deserto con l’organizzazione EHRA, Elephant Human Relations Aid, che è nata con lo sconto di salvaguardare questi bellissimi pachidermi. Pernottamento in campo tendato.  Tempo per il pranzo a pic-nic e nel pomeriggio Sundowner Drive per godere dei paesaggi mozzafiato che regala questa regione desertica. Cena e pernottamento al lodge.

 

Struttura: Malansrus Tented Camp

Tipologia: campo tendato

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Gli elefanti del deserto sono pachidermi adattati alla vita nelle aree remote del Damaraland e del Kaokoland che hanno condizioni molto simili al deserto ma che presentano piccole fonti idriche, ideali per sostentare questi maestosi animali. Questi elefanti si sono adattati nel corso dei secoli alle condizioni climatiche e ambientali molto particolari della regione. Nonostante la loro maestosità non lo dimostra, sono i più piccoli della savana ma la loro proboscide è più lunga e serve per mangiare foglie e germogli che si trovano nelle piante e alberi più alti! Per poter essere in grado di camminare per più di centinaia di km sulla sabbia alla ricerca costante di pozze d’acqua, gli elefanti del deserto hanno le zampe più lunghe con estremità più larghe, utili infatti per i loro lunghi cammini. Oltre alle zampe lunghe, questi elefanti hanno una memoria atavica, tramandata da generazione in generazione che permette di leggere nella sabbia le piste che portano alle pozze d’acqua, molto spesso nascoste, ed ai ruscelli sotterranei. Gli elefanti del deserto, per raggiungere l’acqua, sanno scavare ma sono animali che possono resistere molti giorni senza bere, mangiando la secca e scarsa vegetazione che trovano nelle secche dei fiumi. A differenza dagli elefanti della savana, non distruggono gli alberi per nutrirsi, sono intelligenti ed ecologici infatti vivono in piccoli branchi per ridurre la pressione sulle risorse idriche e alimentari.

 

 

8° giorno

Direzione Parco Nazionale di ETOSHA il popolo HIMBA

Partenza dopo colazione con il nostro personale in direzione del Parco Nazionale Etosha il più grande santuario degli animali di tutto il paese. Visita ad uno dei villaggi Himba chiamati anche gli indiani d’africa per il colore della pelle delle donne. Dopo pranzo ripartenza. Nel tardo pomeriggio arrivo al lodge per la cena e il pernottamento.

 

Struttura: Etosha Heights Game Reserve

Tipologia: lodge

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Gli Himba vivono in Namibia, fanno parte del ceppo Bantu e discendono dal popolo Herrero, con cui condividono la stessa lingua ma hanno tradizioni e soprattutto un passato differenti. Infatti un parte degli Herrero che vivevano in Namibia, per paura delle aggressioni da parte della tribù dei Nama, nella seconda metà del XIX secolo fuggì in Angola attraversando il fiume Kunene; una volta giunti nelle nuove terre chiesero protezione ed ospitalità al popolo San; meglio conosciuti come Boscimani, anche se loro considerano dispregiativo questo appellattivo. Gli Himba vengono anche chiamati Ovahimba, dove Ova significa “mendicante”, mentre Himba significa “popolo”; quindi il loro nome per esteso significa “popolo che mendica”, proprio perchè hanno mendicato ospitalità ai San. Soltanto intorno al 1920 gli Himba fanno ritorno nelle loro terre di origine, il nord della Namibia, portando con sé lo stile di vita appreso dai boscimani. Con questa loro assenza hanno evitato il periodo della colonizzazione tedesca sotto la quale gli Herrero sono stati massacrati e privati della loro cultura a favore di una forzata occidentalizzazione. Ancora oggi gli Himba rifiutano la modernità e vivono in villaggi con capanne fatte di fango; le donne ricoprono un ruolo fondamentale nell’organizzazione sociale.

 

 

9° giorno

Safari nell’ETOSHA alla ricerca della fauna selvatica

Il giorno seguente viene dedicato interamente al safari in 4×4 all’interno della riserva privata Etosha Heights Game Reserve con un esperto ranger il quale si occuperà di spiegare la bio-fauna che popola il Parco Nazionale e il suo mistico paesaggio.

 

Struttura: Etosha Heights Game Reserve

Tipologia: lodge

Formula: FB

 

Myricae racconta…

Creato nel 1907, è stato uno dei primi Parchi Nazionali Faunistici sorti per la protezione della fauna e della flora. Con un’area di 100.000 kmq l’Etosha era all’epoca la più grande Area Protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l’attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui centro è costituito dal “pan”, bacino perfettamente piano di sale che brilla alla luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa nudità biancastra offre, comunque una protezione agli animali più vulnerabili visto che l’assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome “Etosha significa “grande luogo bianco”, con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell’area del Parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest’area fosse un tempo un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito mutò il proprio corso e la zona si trasformò in un semi-deserto. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d’acqua, di branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d’acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali aspettano il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza.

 

 

10° giorno

Rientro in WINDHOEK,

Colazione al campo prima di tornare a Windhoek in direzione sud. Sosta lungo il percorso   al CCF Cheetah Conservation Fund. Proseguimento dopo pranzo per Windhoek per la cena e il pernottamento.

 

Struttura: The Weinberg Hotel

Tipologia: hotel

Formula: FB

 

Il Cheetah Conservation Fund è un’istituzione di ricerca che si occupa dello studio e di conservazione della popolazione di ghepardi del Paese, la più grande del mondo. Il CCF è stato fondato nel 1990 dalla biologa della conservazione Laurie Marker, che ha vinto il Premio Tyler 2010 per il suo impegno in Namibia. La perdita di habitat, i conflitti con l’uomo e la perdita di variazioni genetiche sono le principali minacce che il ghepardo deve affrontare oggi. Sia in Namibia che nel resto del mondo c’è oggi una maggiore consapevolezza del valore del ghepardo all’interno dell’ecosistema e del suo rischio di estinzione.  Gli sforzi di conservazione e di educazione del CCF sono sostenuti da ricerche continue utilizzate per sviluppare politiche e programmi per sostenere la popolazione di ghepardi in Namibia e come modello per i programmi di conservazione dei ghepardi in altri Paesi come Botswana, Kenya, Sudafrica, Algeria e Iran. Il CCF conduce inoltre ricerche sul campo nella Waterberg Conservancy (in totale 2.000 km2) e nell’area agricola di Otjiwarongo (15.000 km2). Il pastore Kangal a guardia del bestiame in Namibia; il CCF studia anche la mitigazione non letale dei predatori per eliminare la necessità di uccidere i ghepardi da parte degli allevatori e le questioni relative ai ghepardi in cattività. Gli aspetti di questo programma includono: La ricerca sull’uso efficace dei cancelli a battente, il trasferimento dei ghepardi problematici e l’implementazione di metodi di allevamento rispettosi dei predatori, come il programma di cani da guardia del bestiame del CCF, che ha fornito un metodo alternativo efficace per ridurre le perdite di bestiame a causa dei ghepardi e di altri predatori. La maggiore conoscenza del programma ha portato anche a un aumento delle richieste di cani da parte degli allevatori che hanno problemi con i predatori del bestiame.

 

  

11° giorno

Rientro in WINDHOEK,

Dopo la prima colazione carico valige e trasferimento al Nankuse Carnivore Tracking (Leopardi e Ghepardi). Pranzo e trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro.

 

OPERATIVI VOLI AEREI

ANDATA

4/11 BOLOGNA FRANCOFORTE        LH285   14.45/16.15

4/11 FRANCOFORTE  WINDOHEK   LH4304 21.55/09.05* 5/11

 

RITORNO

15/11 WINDOEK FRANCOFORTE      LH4305  19.45/05.20* 16/11

16/11 FRANCOFORTE BOLOGNA      LH282     08.30/09.50

DETTAGLIO QUOTE: ATTENZIONE SOLO 9 CAMERE PRENOTABILI!!!

 

QUOTA BASE DI PARTECIPAZIONE €3.820 (basato su min. 18 paganti)

QUOTA BASE IN SINGOLA €4235 (basato su min. 18 paganti)

 

TASSE AEROPORTUALI €288 (da aggiungere alla quota base suscettibile di variazioni)

QUOTA DI ISCRIZIONE €160 (Da aggiungere alla quota base comprende assicurazione medica massimale €30.00, annullamento)

SUPPLEMENTO da 15 a 17 PAX € 350

 

Acconto all’iscrizione €1000 – Secondo acconto €1000 entro 10/4

Saldo entro il 4 settembre 2023

 

 

LA QUOTA COMPRENDE:

Volo di linea Lufthansa da Bologna

Tutti i trasferimenti in loco come da programma dettagliato

Sistemazione in hotel in città e Glamping Camp o Lodge durante il Tour

Trattamento di Pensione completa come indicato nel programma (bevande escluse)

Minibus con Autista/guida parlante italiano

Attività dei lodge di avvistamento animali “Game Drive” con mezzi 4×4 dove necessari e guide locali parlanti inglese

Crociera avvistamento delfini e balene a Walwis Bay alla scoperta dei big 5 marini

Safari al tramonto tra le dune con aperitivo

Escursioni Kahalari Desert, Sossusvlei e Sesriem Canyon, Skeleton Valley, Walwis Bay, Cape Cross, Sandwich Harbour, Damaraland, Twyfelfontein incisioni rupestri, Canne d’organo, Foresta pietrificata, montagna bruciata, CCF Cheetah Conservation Fund, santuario della fauna selvatica di Naankuse

Ingressi per attività di cui sopra

Assicurazione IPA gruppi Cover Stay medico -annullamento (condizioni visionabili su sito www.myricae.it)

Accompagnatore Myricae dall’Italia

 

 

LA QUOTA NON COMPRENDE:

Bus per l’aeroporto di Bologna (da dividere fra i partecipanti)

Pasti non inclusi

Mance €85 a persona per 11 gg (per guida, autista, attività dei Lodge verranno ritirate dal capogruppo e distribuite)

Tasse di soggiorno in hotel (se ve ne fossero)

Eventuali adeguamenti tasse apt o valutari (se ve ne fossero)

Innalzamento massimali medici (fortemente consigliati da richiedere in agenzia prima della partenza)

Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”

 

Note:

DOCUMENTI E VISTI

Necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 mesi a partire dalla data di rientro, mentre non é necessario il visto per turismo, fino ad un massimo di 90 giorni di permanenza nel Paese.

VACCINAZIONI

Per informazioni e consigli in merito a vaccinazioni raccomandate ma non obbligatorie, si raccomanda di consultare il proprio medico.Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.

 

MONETA

Dollaro namibiano (N$) 1NAD = €0,0547

 

 

PENALI IN CASO DI RINUNCIA DEL CLIENTE per qualsiasi motivo come segue:

Biglietti aerei in penalità 100% dal 4/08/2023 (€ 1.151)

 

Penali servizi a terra oltre al biglietto aereo:

Dall’iscrizione fino 45 gg ante partenza 30%
Da 30 – 44 giorni ante partenza 60 %
Da 14 – 29 giorni ante partenza 75%
Meno di  14 gg da partenza 100%

 

 

ORGANIZZAZIONE TECNICA: AGENZIA VIAGGI MYRICAE s.a.s di Silvia Bertani & C. tel. 0547.52486

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14 giorni
1 POSTO DONNA Età
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